Il ricavato delle offerte raccolte durante la serata sarà interamente devoluto al progetto della campagna Tende di AVSI, centrata sopratutto a sostegno di otto progetti di formazione al lavoro e sostegno di rifugiati e migranti dall’Africa fino all’Italia, passando per il Medio Oriente.
Per sostenere i progetti della Campagna Tende di AVSI è possibile effettuare una donazione durante il concerto oppure http://pocketoption.co.it/demo.
Operatore di AVSI in Mozambico.
I Cantores S. Marci sono documentati fin dagli inizi del 1300 ma, con tutta probabilità, una formazione musicale attiva a S. Marco risale ben più addietro, per cui si può affermare https://pocketoption.co.it/demo. Marco a Venezia è una delle più antiche istituzioni di musica, tuttora operanti, che vi siano al mondo. La produzione di più di 140 maestri che si sono succeduti alla sua direzione supera di gran lunga quella di altre cappelle musicali del mondo. Alcune intuizioni e soluzioni sonoro-musicali sperimentate a S. Marco sono divenute patrimonio genetico di tutta la cultura musicale seguente.
La Cappella Marciana è uno dei simboli viventi della tradizione artistica occidentale. Consci di questo, i suoi maestri, a partire dalla fine del XIX secolo, hanno iniziato un’opera di recupero del patrimonio più antico, con l’intento di restituire e mantenere vivo l’enorme bagaglio che ci consegna il passato.
La Cappella Marciana, attingendo al suo vastissimo repertorio accompagna le celebrazioni liturgiche nella Basilica di San Marco in Venezia, sia nelle occasioni più solenni come Pasqua, Natale e la festa di San Marco, sia alla Messa Capitolare nelle domeniche ordinarie. Il Complesso esegue musica che nasce dalla liturgia e per la liturgia di un luogo unico, dove preghiera e diplomazia, Stato e Chiesa, concorsero nel tempo a promuovere e sostenere esperienze artistiche e musicali che hanno arricchito non soltanto Venezia ma il mondo intero e la cui eloquenza e raffinatezza sanno emozionare anche nel XXI secolo. La sonorità, i contrasti nella trama e nel colore armonica sono tra le caratteristiche più riconoscibili della Venezia musicale di fine Cinquecento, punto di convergenza dei migliori compositori d’Europa e alla cui scuola attinse di nuovo tutta l’Europa.
Negli ultimi anni il Conservatorio di Venezia è divenuto uno dei più attivi centri italiani di studio, specializzazione e ricerca sulla musica antica, in particolare quella veneziana. Alle cattedre di Canto Barocco, Clavicem- balo, Flauto Dolce, Liuto, Viola da gamba, si aggiungono insegnamenti dedicati di Violino Barocco, Organo, Musica Vocale di Insieme e molti Corsi teorico-pratico specialistici, venendo a creare una offerta di forma- zione notevole per i giovani concertisti. Forte della grande esperienza interpretativa dei docenti, attivi in ambito internazionale, oltre a una attività didattica fervente e intensissima, la Scuola ha fortemente amplia- to l’organizzazione di attività concertistica, con progetti che spaziano dalla ricerca sulle fonti, spesso inedite, alla prassi dedicata, a corsi e master dipreparazione alle performance.
Particolare attenzione viene dedicata a ricollocare le opere contesti per cui erano pensate e nei quali le esecuzioni si trasformano spesso celebrazioni della grande tradizione veneziana, che hanno riscosso sempre più attenzione dall’utenza, gli studiosi, la città di Venezia e via via tutta Italia, il Web e gli appassionati. Tra i progetti si ricordano I Vespri Veneziani, Fairy Consort, Foresti Veneziani, Omaggio a Vivaldi, Gabrieli 2012, Concerti Grossi di Corelli, Musica sull’Acqua 2013 e 2014, L’Orchestra dell’Alcyone di Marin Marais (in collaborazione con Conservatorio di Verona), Gli Affetti Ritrovati, e una serie ininterrotta di Concerti a tema per Enti, Musei e Fondazioni Veneziane, tra cui la piccola stagione per i Cavalieri di Malta, oltre alla fondante partecipazione al Consorzio dei Conservatori Veneti- Laboratorio di Musica Barocca di Villa Contarini